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Test dell’acqua

  • I test a strisce
  • I test a reagenti

A queste due si può eventualmente associare una terza categoria complementare: i misuratori elettronici del PH, dei TDS, dell’EC, della salinità e della relativa percentuale.

All’interno del contenitore delle strisce reagenti è presente un essiccante, per contrastare l’umidità, in quanto sono molto sensibili all’umidità presente nell’aria. In base alla casa produttrice, si possono avere strisce che rilevano da 1 fino a 5/6/7 parametri. Un volta entrate in contatto con l’acqua dell’acquario, dopo pochi secondi, assumono determinate cromie, confrontabili con una scala cromatica, posta sul contenitore. Ad essa sono associati dei range: verde quando il valore è ottimale, arancione se il valore è al limite e da tenere sotto controllo, rosso se il valore non è adatto e quindi da correggere.

Per quanto riguarda il PH, bisogna procedere in modo diverso. Dopo aver inserito 5 ml di acqua dell’acquario nella provetta, si aggiungono 5 gocce di reagente, specifico per testare il PH. Ad ogni goccia bisogna agitare la provetta e, dopo aver atteso 5 minuti, si paragona il colore risultante con una scheda colorimetrica allegata.

Questi sono solo due esempi per la misurazione dei valori attraverso l’utilizzo del test a reagenti, ma, fondamentalmente, la logica di fondo rimane la stessa, anche per gli altri parametri.

Il PHmetro rileva dopo pochi secondi il PH presente in acquario e, secondo la mia esperienza, questo parametro coincide con il PH rilevato dal test a reagente, ma non sempre con quello misurato dalle strisce.

Per quanto concerne il misuratore dei TDS in ppm, bisogna fare una piccola premessa.

Il suddetto strumento serve a calibrare la quantità di sali presenti nell’acqua osmotica o in quella di rubinetto, in modo tale da inserire nell’acquario l’ottimale quantità di sali durante il cambio d’acqua. Tale strumento, infatti, non va direttamente utilizzato in vasca, poiché il valore che restituirebbe non sarebbe attendibile. Nell’acquario sono presenti diverse sostanze (come per esempio i nitrati), oltre ai sali di calcio e magnesio, che andrebbero ad inficiare la lettura dell’effettiva durezza totale (°dGH). Il misuratore rileverebbe, così, una quantità maggiore di solidi totali disciolti in acqua.

Come si può vedere dalla tabella sottostante, sappiamo che i TDS equivalgono alla durezza dell’acqua (°dGH).

GHTDS in ppmDurezza dell’acqua
0 – 30 – 50tenera
3 – 650 – 100moderatamente tenera
6 – 12100 – 200leggermente dura
12 – 18200 – 300moderatamente dura
18 – 25300 – 450dura
> 25> 450molto dura
Tabella comparativa tra °dGH e TDS in ppm del misuratore elettronico

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